MENTRE STAVA ABBRACCIANDO LA FIGLIA CHE DOVEVA ESSERE FUCILATA

Ho già pubblicato questo documento, ma oggi, mentre passeggiavo col cane in montagna, ho riflettuto e fantasticato sull’evento che viene descritto in questo freddo rapporto d’indagini del 1945.
Spetta al solo vice brigadiere Del Ponte riportare una ventata di umanità in una vicenda che rischiava di scomparire, omologata alle migliaia di vittime senza storia della così detta “giustizia” partigiana.
Ben sapendo che nessuna pena verrà mai comminata agli assassini delle due donne il carabiniere riferisce una frase che suona come una sofferta testimonianza sulla loro fine :
“…. è stata soppressa …. mentre stava abbracciando la figlia che doveva essere fucilata.”
La donna era ragazza madre e certo nella società del tempo non doveva essere stato facile, per una semplice operaia, crescere una figlia senza il sostegno di un padre.
Eppure Costantina si era rimboccata le maniche ed aveva allevato Ada fino alla soglia dei vent’anni, ed ora quegli uomini armati avevano deciso di ucciderla con accuse ipotetiche di spionaggio o per una possibile relazione con un repubblicano o per voci di paese su presunte leggerezze di comportamento.
Costantina disperata non ha avuto altra scelta.
Senza nemmeno pensare avrà abbracciato la sua creatura perchè non doveva avere senso sopravvivere alla figlia che veniva assassinata.
E così le due donne erano morte insieme, commoventemente abbracciate.
Il brigadiere deve aver compreso, solo a lui spettava questa testimonianza, e ha voluto trasmetterci questa commozione come un messaggio nella bottiglia in un mare di conformismo