LOSITO FRANCESCA E MAGGIANO FRANCESCO AL CIMITERO DI PRALUNGO

Credevo di avere già visto di tutto in merito alla mistificazione dei fatti storici della resistenza.
Ma oggi, in visita al cimitero di Pralungo, ho dovuto constatare che le falsità in merito non hanno mai fine.
Ho fotografato il monumento edificato nel 1961 che celebra le vittime della guerra e della lotta di liberazione, per documentare quanto riportato sulla lapide di facciata.
Tra gli uccisi per rappresaglia figurano i nomi di Losito Francesca e Maggiano Francesco, rispettivamente madre e figlio, uccisi il 25 giugno 1944 verso le ore 15 nel corso di un attacco condotto da elementi partigiani nei confronti del Presidio Fascista di Pralungo, allora ubicato nell’attuale palazzo comunale.
Per il duplice omicidio venne condannato in contumacia il partigiano Maggiano Matteo, marito della Losito e padre del ragazzo, a seguito di varie e concordi testimonianze.
Dalla pratica, conservata a Biella in Archivio di Stato, venne proditoriamente asportata nel dopo guerra la relazione sullo svolgimento dei fatti, credendo così di nascondere il vergognoso delitto commesso ad opera degli stessi partigiani.
Una torbida vicenda quindi, della quale parlerò diffusamente nel mio libro, integrata da scottanti e sconvolgenti documenti d’archivio.
La donna e il piccolo di soli 6 anni non trovano tuttora giustizia…….neanche nel ricordo di una lapide.