LA TRAPPA RIFUGIO DI PARTIGIANI

Sempre dal libro partigiano del 1963 “La formazione del Comitato di Liberazione Nazionale Vercellese” di Mario Grato Ferraris :
Settembre 1943
“Il primo tentativo, nel Vercellese, di dare un’organizzazione disciplinata a questi sbandati e cambiarli in combattenti della liberazione è dovuto al tenente “Sergio”, cioè a Sergio Santucci, già disegnatore dell’ A.V.I.A.
Egli offrì l’opera sua al C.L. cittadino, riuscì a raccogliere un centinaio di sbandati nei boschi del Sesia e cercò di portarli a Sordevolo nell’alta valle Elvo; li avrebbe sistemati in un convento di trappisti abbandonato che egli, con opportuni accorgimenti, voleva cambiare in un rifugio abbastanza accogliente e, nel contempo, difendibile.
Ma, sorpreso in marcia di trasferimento da reparti nazisti, si vide decimati gli uomini o fatti prigionieri. Egli stesso si sottrasse alla cattura ed alla morte per un miracolo, se così si può esprimere.”
Pochi mesi più tardi si instaurò, poco più a monte, il Comando Partigiano del distaccamento “Nino Bixio”, con sede alla cascina Varnej .
Passo spesso in quei luoghi, ormai aggrediti dalla vegetazione, ed ogni volta vado col pensiero a quanti, partigiani non comunisti……. fascisti…… o presunti tali, siano sepolti senza nome in quei tragici luoghi.
Alcuni furono esumati nel dopo-guerra, ma molti sono ancora là a testimoniare la crudeltà della guerra civile.