LA CORRIDA SOTTO LE BOMBE

Premetto che sono contro la Corrida come spettacolo crudele e insensatamente sanguinario, ma voglio riportare questo brano sulla GUERRA CIVILE SPAGNOLA, liberamente tratto dal libro “I ragazzi del ’36” di Massimiliano Griner.
“A Saragozza era il giorno di festa per la vergine del Pilar. Una folla variopinta e rumorosa era già assiepata sugli spalti inquieta nell’attesa.
Tra la gente che contava si poteva notare il generale Gonzalo Queipo de Llano, che, con un pugno di uomini e l’astuzia di una volpe, aveva conquistato in poche ore Siviglia.
La toreada ebbe inizio.
Il toreador agitò il drappo, costringendo il toro a caricarlo, schiumante di rabbia e grondante del sangue che i banderilleros gli avevano cavato per esacerbarne l’aggressività.
Uno strano rumore si udì in lontananza.
Era come il rimbombo lontano di un tuono, presagio di temporale.
Sembravano dei puntini neri sul fondo del cielo, ma in pochi attimi si intuì che erano aerei da bombardamento.
Quando furono più vicini, aprirono i portelloni da cui uscirono grappoli di bombe.
Una prima bomba cadde vicino all’arena e la fece scuotere dalle fondamenta.
Fu chiaro che non vi erano vie di fuga.
Quindicimila persone non potevano lasciare i loro posti sugli spalti di quello che, visto dall’alto con i suoi anelli concentrici, sembrava un incoraggiante bersaglio per gli aerei.
Quelpo de Llano si alzò in piedi.
Sembrava avesse cominciato a cantare, ma nel frastuono degli aerei in volo e delle bombe, non si poteva esserne certi.
Poi altri vicino lo imitarono, alzandosi in piedi, e via via si cominciò a distinguere un canto.
Qualcuno della banda municipale intuì.
Era “CARA AL SOL”, l’inno della Falange, l’equivalente di “GIOVINEZZA” nella Spagna controllata da Francisco Franco, e cominciò a suonarla, subito imitato dagli altri musicanti.
In pochi istanti, mentre il cielo di Saragozza si copriva di alte colonne di fumo, quindicimila persone si erano alzate in piedi.
Accompagnate dalla banda, rigide sull’attenti, intonarono a gran voce l’inno della Falange Fascista”.