Ieri, di passaggio a Flecchia di Pray per le mie ricerche, non ho potuto distogliere lo sguardo dalle misere condizioni dello storico palazzo Riccio, uno dei migliori esempi di palazzo signorile del nostro vituperato territorio.
Al contrario di quanto comunemente illustrato, voglio rappresentare senza veli lo stato di degrado del palazzo ed il disordine delle costruzioni civili che lo contornano.
Mi domando dove fossero le amministrazioni comunali e le soprintendenze che hanno consentito negli anni tante ristrutturazioni avulse dal contesto storico e artistico del palazzo.
Purtroppo l’Italia, e particolarmente la nostra zona, pullulano di queste situazioni, dove i singoli proprietari sono lasciati liberi di costruire o ristrutturare senza tenere minimamente conto delle caratteristiche del borgo, della tipicità delle costruzioni e della storicità del luogo.
Non possiamo quindi domandarci perché le nostre vallate siano trascurate dalle normali frequentazioni turistiche, quando il cemento e l’alluminio anodizzato costituiscono ormai tristemente l’impronta del paesaggio.
