IL BERSAGLIERE CIECO GIACOMO FOSCALE.

In visita ai cimiteri per ritrovare le sepolture dei tanti caduti fascisti della guerra civile biellese, sono stato colpito da questo piccolo loculo sotterraneo, la cui fotografia mi ricordava un personaggio onnipresente nelle tante manifestazioni pubbliche del passato regime.
Giacomo Foscale, classe 1888, bersagliere nel 5° Reggimento, era stato ferito nel combattimento della Val Bella il 28 gennaio 1918, quando un colpo di arma da fuoco “gli aveva asportato gli occhi”.
Riconosciuto grande invalido di guerra partecipava in camicia nera a tutte le manifestazioni ufficiali, presente anche all’inaugurazione della tomba La Marmora in San Sebastiano ed alla visita del Duce alla Casa del Fascio di Biella.
Qui lo vediamo in Piazza Balilla, di fronte all’attuale biblioteca, accompagnato dalla moglie in prima fila fra i mutilati.
Un uomo che nonostante il grande tributo concesso, aveva saputo conservare una totale dedizione alla sua amata patria.
E questo, a cento anni di distanza, non può che farci riflettere.
(grazie all’amico Federico Zorio che gentilmente mi ha fornito la scheda matricolare di Giacomo Foscale)