“BIELLA LIBERA” n°1 dell’8 maggio 1945.

In calce a sinistra della prima pagina il crudo resoconto della iniziale resa dei conti.
Mussolini elencato coi gerarchi fucilati nella piazza di Dongo, tra i quali mi colpisce Nicola Bombacci, già fondatore nel 1921 del Partito Comunista, definito “supertraditore”.
Seguono Achille Starace, Roberto Farinacci ed erroneamente Carlo Emanuele Basile, inizialmente dato per fucilato per ordine di Sandro Pertini.
E ancora il federale di Torino Giuseppe Solaro ed il prefetto di Vercelli Michele Morsero.
Una triste e spietata contabilità alla quale, nella sola provincia di Vercelli,si aggiunsero a breve centinaia di vittime.