IL CARNEFICE DI BOROVNICA

Da qualche giorno mi trovo in Slovenia, per condurre ricerche storiche sui tanti militari italiani trucidati al termine del secondo conflitto mondiale.
In un piccolo cimitero di paese ho scovato il volto di uno dei peggiori carnefici dei nostri bersaglieri, mentre erano internati nei campi di concentramento sloveni che nulla avevano da invidiare a quelli nazisti.
Di lui scrivono i pochi superstiti :
“LA SUA FEROCIA NEL TORTURARE, LA SUA AVIDITA’ NEL FUCILARE ERANO IMPRESSIONANTI.
AVEVA LA VOCAZIONE DEL BOIA E LA METTEVA IN ATTO CON FRENESIA SUPERATA SOLTANTO DA QUELLA DEL SUO COMANDANTE”.
Alla fine un’identica tomba accoglie le vittime e gli spietati carnefici.
Cosa si nasconda dietro quello sguardo è da sempre un interrogativo irrisolto delle mie indagini.