Padre Giuseppe Russo, il frate del Santuario di Rado presso Gattinara, artefice di centinaia di scambi di prigionieri fra fascisti/tedeschi e partigiani, nonché confidente e amico dei più importanti capi partigiani tra Biellese e Valsesia.
La foto lo ritrae in divisa da partigiano garibaldino nei giorni della liberazione.
Ma in quegli stessi giorni padre Russo scriveva nelle sue memorie :
“La notte colonne di Tedeschi e Brigate Nere di Vercelli si sbandano nei dintorni di Castellazzo ma sono sopraffatti dai partigiani i quali fanno manbassa d’ogni ben di Dio, e così in altre direzioni e luoghi.
Il furto e la violenza diventano lo sfogo d’ogni istante.
(Se il canale Cavour potesse dirci quanti morti vi ebbero sepoltura?
Quanti ignoti, quante ricerche inutili, sono i luoghi che dovrebbero parlare affinché si potesse sapere la verità).
Il 27 aprile sono disgustato ……..”