L’orso di Graglia.

Dopo aver parlato dell’orso posizionato nel parco di Rosazza, non resta che narrare la storia dell’orso in pietra posto sulla fontana di fronte alla sede della Società Operaia di Graglia. L’orso in questione non è altro che la copia mal riuscita di quello di Biella. Il Maffei si era fatto trasportare da Rosazza a Graglia, suo paese natale, i blocchi di pietra grezza che dovevano servire alla costruzione del monumento a Giuseppe Garibaldi da posizionare ai giardini Zumaglini, di fronte alla stazione ferroviaria. Nel corso del lavoro ci si avvide che il blocco destinato all’orso era troppo esiguo. Dapprima si pensò di variarne la postura, arretrando la zampa anteriore e reclinandone il capo. In seguito si fece giungere un altro blocco di pietra e l’orso già esistente fu collocato a Graglia nel 1899. Anche il monumento a Garibaldi non ebbe fortuna. Edificato, dopo infinite polemiche, nel 1886 fu rimosso e sostituito nel 1923 con quello attuale. In quella occasione l’orso fu riposizionato nell’attuale sede in funzione di fontana. Da allora accompagna i giochi di generazioni di bambini biellesi.

L’orso di Graglia.
In realtà si trattò della ricollocazione dell’orso inizialmente scolpito per il monumento di Garibaldi a Biella.
Ci si accorse che il blocco di sienite era insufficiente per realizzare il monumento e quindi il semilavorato venne riutilizzato per la fontana dell’acquedotto del paese di Graglia.
Mara Cucco Rigola, Marco Leandro e altri 4