AL CASTELLO DI CASTELLAZZO NOVARESE

Di ritorno da Novara oggi sono passato da Castellazzo Novarese.
Il suo castello rinascimentale è in stato di triste abbandono, ed anche le costruzioni che negli anni passati sono sorte a coronamento del maniero, denunciano tutta la loro inadeguatezza.
Un tubare di centinaia di piccioni sovrasta il silenzio del luogo, tra gli sporadici passaggi delle autovetture, e le due oche dell’ultima foto, fanno buona guardia all’ingresso dell’immenso cortile.
Qui giunse combattendo il 26 aprile 1945 la colonna dei fascisti in ritirata da Biella e da Vercelli, capeggiata dal Prefetto Michele Morsero.
Qui si svolsero le trattative di resa alla presenza delle autorità religiose di Novara.
I partigiani promisero di salvaguardare i prigionieri e presentarono loro le armi in segno di rispetto.
Poco dopo, nel campo sportivo di Novara, queste promesse vennero totalmente disattese.
Cominciarono i prelevamenti quotidiani ed i conseguenti tragici massacri.
Il numero dei trucidati non è sicuro, ma furono sicuramente svariate centinaia.
Per loro non ci fu giudizio alcuno……..
e per i loro aguzzini nessun tipo di condanna.