SCIOPERO 11 DICEMBRE 1943 ALLA FILATURA DI TOLLEGNO

Ecco un esempio di come, mistificando la realtà, si può rendere la visione dei fatti in modo totalmente distorto.
Uno degli episodi maggiormente strombazzati sulla nascita del movimento partigiano nel biellese, è quello relativo alla repressione dello sciopero del 11 dicembre 1943 presso la Filatura di Tollegno.
Cito testualmente : “…. i garibaldini biellesi attaccarono i fascisti che stavano deportando alcuni operai colpevoli di avere organizzato uno sciopero alla Filatura di Tollegno”.
Peccato che oggi ho ritrovato un documento del Gruppo Carabinieri di Vercelli che fornisce una descrizione particolareggiata dell’evento totalmente difforme.
In mattinata salirono da Biella un ufficiale e 12 carabinieri che, dopo avere ascoltato le rivendicazioni degli operai e cercato un compromesso con le maestranze, decidevano di trarre in arresto cinque capi reparto della fabbrica.
Ciò era allora malauguratamente in uso nelle maggiori democrazie occidentali (America, Francia e Inghilterra), essendo subentrato soltanto in seguito il sacrosanto diritto dei lavoratori di incrociare liberamente le braccia.
A quel punto , dalla collina sovrastante, iniziò una nutrita sparatoria da parte dei partigiani comunisti nascosti nella boscaglia, con armi da fuoco e lancio di bombe a mano, che ferirono un carabiniere ed un agente di P.S. e rischiarono di coinvolgere le stesse maestranze della fabbrica.
Solo alle 14 giunsero rinforzi fascisti da Biella ed alle 15,30 quelli tedeschi, quando ormai la sparatoria era terminata e gli aggressori si erano completamente dileguati.