OTZI

Oggi sono andato per boschi con “papà”.

Ci andiamo spesso ed è un gran divertimento per entrambi.

Lui mi capisce, e mi richiama quando c’è un pericolo o qualcosa che non devo fare.

Scaliamo la montagna fino alla neve, fino a quando il panorama si stende infinito ai nostri piedi e lì io mi siedo e guardo rapito la pianura.

Ed è davvero bellissimo!

Quando incontriamo qualcuno ci fermiamo a scambiare qualche parola e quando si riparte faccio un po’ il fenomeno per dimostrare quanto sono simpatico……mordicchio le mani del mio “papà” e chiunque altro potrebbe spaventarsi, ma lui no, capisce che voglio scherzare e tende fiducioso una mano verso il basso.

Poi mi accarezza e riprendo felice il cammino.

“Papà” mi porta sempre con se, in macchina, in città, al bar, al ristorante e più gente c’è e più sono contento, perché sono tutti amici, tutti da festeggiare.

Ho anche una “sorella” e a lei ubbidisco un po’ meno perchè d’altronde siamo fratelli, ma quando andiamo a sciare tutti e tre è davvero una gran festa, e finalmente loro corrono alla mia velocità, ed io li precedo abbaiando, scendendo i pendii a rotta di collo.

La sera poi busso leggermente alla porta della cucina e “papà” mi fa entrare, e mentre lui lavora io dormo appagato ai suoi piedi, sognando le corse del giorno appena trascorso.

“Papa” ha già qualche anno, ma ancora facciamo insieme cose semplici e bellissime.

Voglio invecchiare con lui…….
per la mia e la sua felicità.

Otzi