L’occupazione di Andorno del 24 febbraio 1945

L’altra settimana, approfittando delle indicazioni dell’amico Federico Zorio, ho fatto un sopralluogo nel comune di Andorno per verificare luoghi e circostanze di un episodio che viene spesso citato tra i combattimenti eroici della resistenza biellese.
In pratica i garibaldini, credendo ormai prossima la data della liberazione, decidono di occupare l’intera Valle del Cervo e il 24 febbraio 1945 scendono con i loro distaccamenti in Andorno, ormai da tempo abbandonata dai reparti fascisti.
Occupano la vecchia caserma dei Carabinieri, sede fino agli inizi di febbraio della 4° Compagnia del 115° Battaglione “Montebello” della GNR, pongono posti di blocco e di allarme sulle principali strade di accesso, e si dedicano a festeggiamenti e comizi per le vie e le piazze del paese.
Parlano in piazza Cantono, Bruno Salza “Mastrilli” e Domenico Bricarello “Walter”, rispettivamente comandante e commissario politico della 2° Brigata “Pensiero”, e il giorno 25 passa interamente in festeggiamenti tra i partigiani e la popolazione del luogo.
A sera nessuno pensa di vigilare sul paese ed i partigiani si concedono nella caserma, attualmente occupata dalle scuole accanto al comune, uno spensierato riposo collettivo.
Ma le truppe tedesche e fasciste, composte da specialisti nella guerra antiguerriglia in zone di montagna, risalgono nottetempo il torrente per il percorso che ho indicato sulla cartina, aggirano le sentinelle poste all’ingresso del paese e colgono i partigiani di sorpresa nel sonno.
Un lungo combattimento, ma i garibaldini non hanno scampo e si arrendono al nemico, lasciando sul terreno un compagno morto.
Qualche giorno dopo riotterranno la libertà in uno scambio di prigionieri, ma l’occupazione della Valle del Cervo dovrà ancora attendere.