LE LETTERE CADUTE

Ormai è diventata consuetudine dedicare uno o due giorni la settimana alla ricerca nei cimiteri del biellese degli innumerevoli caduti dimenticati della guerra civile degli anni 1943-1944-1945.
Mi accompagna in quest’opera l’insostituibile amico e ricercatore

Federico Zorio

che, con pazienza e memoria ben superiore alla mia, spartisce con me la faticosa ricerca delle centinaia di sepolture di uomini e donne trascinati nell’oblio della fazione perdente di questa immane tragedia.

Oggi è stata una giornata proficua.
Nel sotterraneo di un minuscolo cimitero una lapide aveva perso nella penombra e nell’umidità persino gran parte delle lettere di metallo che ne identificavano il nome.
Incrociando però i pochi dati anagrafici, le date ed il luogo, è stato possibile tuttora giungere all’identificazione della vittima.
Ancora pochi anni ed anche quel volto oltre che la memoria di questo pover’uomo sarebbero scomparsi per sempre.
Ecco il rapporto d’indagine dell’epoca redatto dalla locale stazione dei Carabinieri :
“……e quindi è da ritenere che sia stato ucciso da elementi partigiani i quali conoscendo la sua abitudine di rientrare all’abitazione con la tranvia che giunge a Cossila Bagni alle ore 21 circa, si siano messi in agguato e subito dopo la partenza di detta tranvia l’abbiano affrontato e dopo un breve diverbio o forse anche colluttazione poichè è stato riscontrato il soprabito strappato alla schiena, ucciso con arma da fuoco.”