Erano ancora gli anni ’70 quando partecipavo nel mese di aprile alla cerimonia di apporre nei cimiteri biellesi dei nastri tricolore sulla tomba dei caduti repubblicani.
Il nastro recitava la scritta “Combattenti della RSI – Biella” e noi pochi giovani accompagnavamo sparuti vecchietti per piccoli cimiteri di paese, alla ricerca di loculi dimenticati, posti spesso nei luoghi più appartati e difficili da notare.
I vecchietti erano irriverentemente da noi soprannominati “DINOSAURI” e ci indicavano questi sepolcri, che loro avevano ricercato ed identificato con difficoltosi passaparola, con informazioni appena strappate, confidenze rischiose nell’atmosfera omertosa dei bui anni del dopo guerra.
Incredibilmente quegli elenchi andarono persi con loro, nessuno pensò di trasmettere quelle informazioni e quindi, la ricerca delle poche tombe sopravvissute, ha dovuto essere da me ripresa, con fatica e difficoltà.
L’altra settimana, inaspettatamente, mi sono trovato di fronte a due di questi loculi.
In un piccolo cimitero, nel sotterraneo di un colombario, fratello e sorella affiancati erano posizionati in alto a sinistra, in una posizione quasi irraggiungibile.
Al piccolo vasetto di fiori era annodato ancora quel nastro datato, che ormai per me assume il significato di una vestigia e di un ricordo.
Ora so come vi sentivate Piero, Flavio e Gualtiero……..
Sono un “DINOSAURO” anch’io!
