I disegni della spia e l’infedeltà del Maresciallo.

Il comandante di un reparto investigativo fascista biellese, affermava, nel corso del proprio processo, che certo non aveva bisogno di malmenare i prigionieri, tale era il numero di informatori che spontaneamente fornivano notizie sulle attività della resistenza.
Ieri ho reperito questo fascicolo dove un Maresciallo dei carabinieri porta a giudizio un delatore dopo aver reperito, tra le carte abbandonate di un comando repubblicano, scottanti documenti di prova.
La spia addirittura accompagnava con mappe e disegni le sue precise informazioni, tra le quali, ironicamente, anche un’accusa di infedeltà che coinvolge lo stesso Maresciallo.
Verrebbe da farsi una risata se il sottufficiale non concludesse la sua denuncia con la dichiarazione che i tre militari destinatari della spiata erano stati “GIUSTIZIATI” al termine del conflitto.