“Camminare la resistenza” a Varnei di Sordevolo.

Alle volte mi sembra di parlare a un muro.
Dopo centinaia di articoli, documenti, testimonianze inoppugnabili, tutta la narrazione storica ufficiale sembra proseguire inalterata, nel solco di una tradizione menzognera ed omissiva che si perpetua immutata da oltre 70 anni.
Leggo infatti sul giornale locale che domenica si rinnoverà, per iniziativa dell’Ecomuseo Valle Elvo e Serra, l’iniziativa “Camminare la resistenza” che dalla Trappa condurrà i partecipanti alla baita Varnei dove era ubicato il comando del Distaccamento partigiano comunista Nino Bixio.
Colgo quindi l’occasione di ricordare ai partecipanti che in quella località vennero riesumati nell’immediato dopo guerra, i cadaveri di :
RAMELLA PEZZA DEA nata a Pollone l’ 1 settembre 1919, operaia, residente a Sordevolo fucilata nel settembre 1944;
BELLINI GINO nato a Urbana il 18 settembre 1901, operaio e del figlio BELLINI SERGIO nato a Ivrea il 29 giugno 1927, operaio, entrambi residenti ad Occhieppo Superiore, fucilati nel mese di settembre 1944;
RUFFINO RENZA nata a Graglia il 2 novembre 1924, operaia, nubile, residente ad Occhieppo Inferiore, fucilata nel mese di ottobre 1944;
poco distante, in Regione Buggi, vennero esumate le salme della moglie FANTUCCI MARIA in BELLINI nata a Marostica il 3 gennaio 1907, operaia, e della figlia BELLINI ANNA nata ad Andorno Micca l’ 1 novembre 1929 residenti ad Occhieppo Superiore, “giustiziate” nel mese di ottobre 1944;
più ulteriori altre 7 salme ritrovate seppellite nelle baite limitrofe.
Tutti i ritrovati erano stati “giustiziati” con un colpo di arma da fuoco alla nuca.
Pochi tra di loro erano militari fascisti, e nessuno affrontato in combattimento.
La quasi totalità erano donne e civili inermi, intere famiglie di semplici operai, sequestrati nottetempo e trascinati in montagna.
Fatti sparire senza processo con ipotetiche accuse di spionaggio, volte principalmente a terrorizzare i parenti e la restante parte della popolazione.
Questo andranno a vedere i partecipanti di “Camminare la resistenza”.
Ne siano consapevoli.

dav